Martedì 10 ottobre alle 18
Presso il Polo Culturale Lombroso
Via Cesare Lombroso 16
Incontro aperto
Per una scuola libera dalla cultura del militarismo
Vedi
https://www.facebook.com/events/977998173429163/?ref=newsfeed
Dallo scoppio della guerra in Ucraina, che vede pesantemente coinvolta anche l’Italia, è emersa una vasta opposizione alla guerra stessa: sia come orientamento dell’opinione pubblica che attraverso una serie di mobilitazioni.
Ovviamente le prime vittime della guerra sono i cittadini ucraini e russi, i civili e i soldati morti o feriti, la massa della popolazione che subisce un radicale impoverimento.
Ma anche un paese di “seconda linea” come l’Italia subisce una consistentissima crescita della spesa militare che, per lo scorso anno (2022) è stata di 38 miliardi di euro, equivalenti a 104 milioni al giorno, quando nel 2021 – che pure si inseriva nel trend di costante aumento della spesa bellica, che ha caratterizzato gli ultimi anni- era di 25,4 miliardi di euro.
Tutto ciò mentre vengono tagliate le risorse per la scuola, la sanità pubblica, il sostegno al reddito (in particolare quello di cittadinanza) e i salari sono in caduta libera.
Ma la guerra entra nella nostra vita anche attraverso una colonizzazione della scuola da parte delle forze armate con accordi fra il ministero dell’istruzione e del merito e il ministero della difesa, interno, regioni etc…che prevedono la presenza di militari in qualità di esperti, visite alle caserme, diffusione di materiale propagandistico e di gadget in generale una vera e propria diffusione della cultura della guerra e del nazionalismo.
Opporsi a questa deriva è necessario: serve una mobilitazione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola, degli studenti e delle famiglie.
Sarà importante organizzarsi nei collegi docenti, nelle assemblee sindacali ed in quelle studentesche, negli incontri coi genitori per opporsi alla guerra ed all’economia e alla cultura di guerra.
da Tech 004